LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E I SUOI 5 PILASTRI
Ultimamente sono particolarmente interessato al discorso dello sviluppo tecnologico inerente ad una possibile "terza rivoluzione industriale", basata sulle energie verdi.
Molte delle informazioni a mia conoscenza sono tratte appunto dal libro "La Terza Rivoluzione Industriale" (di Jeremy Rifkin), libro molto interessante e che consiglio vivamente di leggere.
Entrando nell'argomento: possiamo dire, come già citato nel precedente post, che l'attuale sistema economico-sociale che ci circonda è diventato "antiquato", ma soprattutto rischioso per il nostro stesso pianeta. E' quindi per questo necessaria una vera e propria rivoluzione nel mercato attuale, introducendo sistemi sempre più sviluppati che portino pian piano il sistema attuale ad uno migliore, basato sulle energie verdi.
Per far si che avvenga una terza rivoluzione industriale, devono prima essere presenti i seguenti 5 requisiti:
- Passaggio alle energie rinnovabili
- Conversione degli edifici in centrali produttive
- Idrogeno e altre tecnologie per l'immagazzinaggio di energie
- Tecnologia Smart Grid
- Trasporti non alimentati da combustibili fossili
Questi sono i 5 "pilastri" su cui si baserebbe una terza rivoluzione industriale; senza anche solo uno di questi pilastri, la rivoluzione industriale non sarebbe applicabile.
Sono moltissime le organizzazioni che ultimamente si danno un gran da fare per lo sviluppo tecnologico in questo ambito, ma attualmente i risultati ottenuti non sono sufficienti.
Riguardo il primo pilastro, il passaggio alle energie rinnovabili, è il "pilastro" su cui ovviamente si basano tutti gli altri. Le energie rinnovabili più importanti sono:
Il secondo pilastro, quello della conversione degli edifici in centrali produttive, sarebbe molto importante; consisterebbe nell'immagazzinaggio dell'energia (ottenuta tramite energie rinnovabili) tramite l''idrogeno. In questo modo ogni struttura sarebbe non solo in grado di soddisfare il fabbisogno di chi vi abita, ma potrebbe divenire una vera e propria centrale produttiva per la collettività. Ogni cittadino da casa, dall'ufficio o da qualsiasi altro edificio potrà produrre energia da utilizzare in proprio o da condividere nel sistema a cui è collegato tutto il mondo.
Riguardo il terzo pilastro, l'immagazzinamento dell'energia è una serie di tecniche e processi che permettono di concentrare su supporti diversi, differenti forme di energia per essere utilizzate successivamente.
Si sta valorizzando l'idrogeno come mezzo di stoccaggio dell'energia elettrica. L'idrogeno non è una sorgente di energia primaria, ma una sostanza che può essere trasportata incamerante energia, perché prima deve essere prodotto per poter essere successivamente usato. Tuttavia, come mezzo di inacameramento, può diventare un fattore importante nella utilizzazione delle energie rinnovabili.
Riguardo il quarto pilastro, possiamo dire che è importante anche applicare una tecnologia smart grid, una rete di informazione che affianca la rete di distribuzione elettrica e gestisce la rete elettrica in maniera "intelligente" sotto vari aspetti o funzionalità ovvero in maniera efficiente per la distribuzione di energia elettrica evitando sprechi energetici, sovraccarichi e cadute di tensione elettrica. Si baserebbe ovviamente su un'autoproduzione da parte delle energie rinnovabili con caratteristiche di aleatorietà quali eolico efotovoltaico garantendo ancora una volta il costante dispacciamento assieme alle centrali elettriche di produzione.
Infine, riguardo il quinto e ultimo pilastro, vi è da soffermarsi un po nel corso di diversi articoli, poiché quello dei veicoli a energie rinnovabili è un argomento molto discusso nel web. Moltissime organizzazioni sono alla ricerca di automobili alimentate da energie rinnovabili; molti annunci sono comparsi nel tempo inerenti a prossimi lanci in mercato di veicoli simili, ma ancora non se ne vede l'ombra. Forse entro il 2015 si sentirà parlare dei primi prototipi in commercio, ma quest'ultimo pilastro verrà maggiormente trattato nei prossimi articoli.